La nostra parte di notte
di Mariana Enriquez
Sensualità, bellezza e potere
non significano nulla se non sei libero
La nostra parte di notte di Mariana Enriquez mescola fatti reali legandoli alla magia e all’horror, rapendo letteralmente le lettrici e i lettori.
Da qui in avanti vi saranno leggere rivelazioni ma nulla che non si possa trovare nella trama in giro.
Juan è un uomo bellissimo, biondo, alto, dai magnetici occhi verdi e dai lineamenti particolari che lo fanno sembrare una creatura soprannaturale.
Ha inoltre un’intelligenza sopraffina e una cultura immensa.
Ma soprattutto è un grande medium, che sa convocare, suo malgrado, l’Oscurità.
Donne e uomini perdono letteralmente la testa per lui.
Potrebbe avere tutto e in apparenza ha tutto.
E’ sposato alla donna che ama, Rosario, un’antropologa, sempre alla ricerca di nuovi dettagli storici sui guaranì e i nativi dell’Argentina.
Rosario è la prima donna argentina ad essersi laureata ad Oxford ed è follemente innamorata del marito.
E’ moderna, femminista, intelligente ma non può negare di farsi dominare dall’intrigante personalità di Juan.
Sono ricchi, immensamente ricchi, perché Rosario è figlia di una delle più grandi dinastie, di origini britanniche, dell’Argentina.
Hanno un figlio, Gaspar, che ignora di aver ereditato i poteri magici del padre e, secondo i piani di Juan, non dovrà mai saperlo.
Perché?
Già perché…
Juan fu letteralmente rapito dalla famiglia Reyes Bradford quando era bambino dallo zio di Rosario, un dottore, che con il tempo è diventato un famoso chirurgo e che gli salvò la vita, più e più volte, cercando di fermare la terribile malformazione cardiaca di cui il ragazzo soffre da sempre.
Sembra un atto benevolo, in realtà, il dottor Bradford salvò la vita a Juan perché aveva percepito i suoi poteri e voleva usarlo.
Come dirà il ragazzo:
“Io sono solo un servo”
Il matrimonio con Rosario fu un atto di ribellione, non previsto, così come il tentativo di salvare Gaspar dalla terribile sorte del padre.
Questi avvenimenti fantasiosi vengono inseriti sapientemente dalla Enriquez nei reali avvenimenti storici, in particolare nel periodo della dittatura di Videla e nel post dittatura, dove Memen, con orripilanti leggi paraculo, tradì e deluse tutti coloro che lo avevano votato con entusiasmo, salvando le chiappe agli ex gerarchi e non dando mai giustizia alle vittime.
Nel romanzo della Enriquez i Reyes Bradford sono legati a doppio filo con la dittatura e i loro culti esoterici servono per far mantenere il potere a chi collabora con loro.
Il romanzo affascinante, sensuale, a volte brutale, a volte magico, che avvolge le lettrici e i lettori grazie al fascino del Sudamerica, ai suoi mille misteri e a personaggi molto ben scritti.
Impossibile non essere ammaliati dal giovane Juan, non solo perché è bellissimo e sfortunato ma per il suo modo di comportarsi che a volte sembra dolcissimo e a volte rasenta la follia.
La sua malattia cardiaca viene raccontata in dettagli che fanno star male non soltanto chi è malato ma anche chi ha un minimo di empatia, pur stando bene di salute.
Ammettiamo poi una cosa. Le scene di sesso con lui intrigano da morire tanto le lettrici quanto i lettori e in certi momenti viene voglia di mangiarsi – di baci – Juan talmente è sensuale.
Ehm… coff… Pardon.
Impossibile non ritrovarsi anche in Gaspar, legatissimo al padre, di cui non comprende fino in fondo i comportamenti, che lo spaventano da morire.
Gaspar ha ereditato dal padre la bellezza, anche se la sua è diversa, avendo capelli nerissimi, occhi blu e la stessa altezza sovrumana, oltre che una voce molto simile.
Ha la stessa intelligenza viva e brillante, non lo si può mai ingannare.
Ed è un medium suo malgrado.
Impossibile non amare la sensuale e magnetica strega bianca Tali, sorella minore di Rosario, che prova a proteggere i due dalle malefiche arti della famiglia Reyes Bradford, in particolare da Mercedes, madre di Rosario (non sua perché Tali è figlia di un’amante del padre di Rosario) solo dal punto di vista fisico, in realtà è una vera serpe, che se ne frega del benessere del prossimo.
Lei vuole il potere, adora farsi vedere mostruosa, in ossequio alla sua divinità e non si fa scrupoli a torturare donne, uomini e bambini.
Non si fa scrupoli nel vedere Juan stremato dopo ogni rito.
Per lei e gli altri adepti è solo un tramite del vero dio.
Una pugnalata allo stomaco che fa male questo libro, che ci mostra sul serio “la nostra parte di notte”, lasciandoci sgomente e indifese.
Lasciandoci con mille domande dentro e una sola certezza.
Quello che gli adepti reputano come impurità, è la sola via di salvezza dalle brutture del mondo.
L’amore per la nostra famiglia, per il prossimo, per l’umanità intera può salvarci e farci uscire dall’oscurità, anche se ovviamente non cura mai del tutto certe ferite terrificanti, può almeno aiutarci a lenire il dolore.
Bellissimo, poi, come la letteratura venga usata spesso, nel romanzo, per permettere ai personaggi di comunicare tra di loro.
E splendido il messaggio riguardo ai rapporti interpersonali: Juan è tranquillamente bisessuale, così come la moglie e insegna al figlio che non vi è nulla di male ad essere gay o bisex, anche usando parole più pesanti e meno politicamente corrette.
Una saga potente e indimenticabile che lascia un segno indelebile nelle lettrici e nei lettori.
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